Mostra
Kandinsky e l'Astrattismo in Italia 1930-1950
Milano, Palazzo Reale 10 marzo 2007 - 24 giugno 2007
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Sì
Uno dei punti di forza della rassegna curata da Luciano Caramel è la sorprendente quantità di opere esposte: i Kandinsky distribuiti lungo le prime sale offrono un'immagine esaustiva del vocabolario del maestro russo. Il secondo tempo della mostra è ben articolato e prodigo di indicazioni; la piccola sala con i gessi incisi di Fontana ed i dipinti di Licini rappresenta il momento più intenso dell'intero percorso espositivo.
No L'unica riserva riguarda il brusco cambio di passo nell'allestimento tra la prima e la seconda parte della mostra: nella sezione degli italiani non s'incontrano più le pareti ampie e pausate delle sale dedicate a Kandinsky, e i dipinti sono spesso vicini tra loro. Ne consegue che non tutte le diverse personalità rappresentate sono leggibili distintamente.
Conclusioni
La mostra costituisce un'occasione importante per conoscere e studiare quelle esperienze astrattiste che, alla metà del secolo scorso, costituirono una delle opzioni moderniste più importanti e meno scontate emerse in Italia. Attraverso la presentazione di cataloghi d'epoca, riviste e lettere, l'esposizione chiarisce come la linea di ricerca astratta abbia proceduto senza soluzioni di continuità durante la guerra.
Autore/autrice scheda: Mattia Patti